Falconara Albanese, 18 Febbraio 2003

 

Una lettera scritta col cuore.

Vi scrivo nel giorno di S. Valentino non tanto perché è il giorno degli innamorati e quindi deputato all'amore, ma perché in questo giorno vedo ovunque dei cuori che sono solo un richiamo commerciale, mentre sarebbe bello che quei cuori s'innalzassero per un univoco messaggio d'amore. E di pace.

A costo di diventare retorica e ripetitiva, ho bisogno di tornare ancora una volta su quest'argomento che, scusate il gioco di parole, mi sta a CUORE.
Mi sta a CUORE la PACE e la tolleranza. Mi sta a CUORE l'uguaglianza tra i popoli e la fratellanza. Mi stanno a CUORE le popolazioni innocenti ed i loro bambini, che una guerra non l'anno mai chiesta, ma a quanto pare ce l'avranno.
E mi sta a CUORE questo mondo, che vorrei migliore, che non vorrei poi tanto diverso da com'è, ma più umano, meno incentrato sul potere, sull'economia. 
Mi sta a CUORE questa mia utopia, la speranza di veder crescere i miei figli nella concordia e a proprio agio tra mille diversità tutte uguali.
Ho nel CUORE la voglia concreta di fare qualcosa per chi ne ha bisogno e ho nel CUORE tanta rabbia che voglio far confluire in qualcosa di costruttivo.
Ecco perché continuo a parlare di una guerra che rifiuto, perché rifiuto LA guerra. E continuerò a dirlo dalle pagine di ogni giornale, dallo schermo di ogni computer, da ogni articolo che porti la mia firma.
Mi sta a CUORE la vostra opinione e mi piacerebbe sentirla, a riguardo.
Facciamo qualcosa tutti insieme per fermare LA guerra. Dite sia impossibile? Il mio CUORE spera di no. Ed anche il vostro, ne sono certa.

 

Floriana Riggio


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