Falconara Albanese, 14 Luglio 2004
a Cura di Floriana Riggio

 

Il «VINTAGE TUNINA»

Abbiamo degustato fino ad ora due eccellenti rossi, un Cirò (che ha inaugurato questa rubrica) ed  un Nero d’Avola, nostro vicino di terra, per così dire, poiché è siciliano. Questa volta, invece, parliamo di un vino bianco e per di più proveniente dal Friuli, il VINTAGE TUNINA, un IGT del vinaio Silvio Jermann.
Il Vintage Tunina è stato definito da molti sommelier «uno dei più illustri esempi di viticoltura del Nord Est», èd è indubbiamente così. Nasce da uve sauvignon e chardonnay, con aggiunta di ribolla gialla, malvasia istriana e picolit. Ha colore paglierino carico, il profumo è ampio, con sentori di miele, mentre il sapore è asciutto, morbido e molto armonico con una persistenza eccezionale, dovuta al corpo particolarmente pieno. Alla degustazione si presenta molto equilibrato tra la presenza di alcol, sostanze alcoliche, che lo rendono più corposo, e le note di acido (attenzione, perchè è un acido riferito ai vini, quindi diverso dal “gusto” comune).
L'idea di base era ottenere una combinazione “vera” tra le uve che lo compongono e l’intento è perfettamente riuscito, perchè dalla vinificazione di queste varie uve nasce un insieme armonico. Nonostante i diversi tempi di maturazione delle varie uve, Jermann è riuscito ad ottenere questo unicum ricorrendo alla surmaturazione (questa è il processo di parziale appassimento dell’uva sulla pianta che porta a concentrazione del succo e dello zucchero contenuti negli acini). 
Perfetto su pesce al forno salsato, zuppe di pesce, ma si può sposare anche con carni bianche.  Insomma un bianco che convince, molto interessante e molto originale, che ha lunga vita. Buona l’annata ’96, ma sono addirittura eccezionali la ’95 e la ’97. Convince molto, però, anche l’annata 2000, ma in buona sostanza il VINTAGE TUNINA è un vino che di anno in anno è diverso da se stesso, anche se sempre interessante e importante. La prima annate risale al 1975 e fu subito un successo, tanto che questo riconoscibilissimo vino friulano riuscì a sbaragliare l’allora fortissima concorrenza francese sui bianchi. Da allora è tutto un fiorire di nuovi premi sul medagliere dei Jermann. Il Vintage, inoltre, non riposa in botti di legno, ma in acciaio, ed è accomunato agli altri bianchi di Jermann dalla fermentazione molto lenta ad opera di lieviti selvaggi.
Un consiglio molto pratico a chi ama il vino: se amate in particolar modo il vino bianco, dovete assolutamente assaggiare questo prodotto davvero raffinato, ma prestate molta attenzione al prezzo...

 

Foto By NotonlyWine.com


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