Falconara Albanese, 18 Novembre 2004
a Cura di Floriana Riggio

 

Il «PRIMITIVO DI MANDURIA»

Questa volta torniamo a parlare di un rosso, uno dei più rinomati della tradizione salentina: il Primitivo di Manduria. Ottimo quello dell’antica cantina di Leone De Castris, che ha una tradizione lunga tre secoli e che produce una variegata gamma di prodotti: vini rossi, bianchi, rosati e spumanti rosati e bianchi, un'acquavite. Questo vino è ricavato dal vitigno Primitivo, nel territorio di Manduria, in terreni di rocce calcaree, in una zona di antica tradizione vitivinicola. L’età dei vigneti di Primitivo è tra i 45 e i 50 anni, con un sistema di allevamento ad alberello. Si vendemmia a metà settembre e l’affinamento del vino avviene in botti di rovere; il vino si fa invecchiare almeno per 2 anni ed è eccellente per la conservazione, perchè si mantiene anche oltre i 20 anni. 
La gradazione alcolica può variare dai 14° ai 16°, ed è un vino tendente al liquoroso, quindi ottimo con la pasticceria da forno e coi dolci in genere. Ma è un vino che sposa benissimo con carni dal gusto deciso, arrosti e formaggi piccanti, sughi di carne e salumi. Avrete modo di gustarlo con gli ottimi piatti di carne che propone l’Osteria “Dalla Padella alla Brace” di Pescara, dove ho avuto modo di provarlo accompagnato da squisiti tagli di carne. 
Ottimo anche come aperitivo o after dinner accompagnato da un buon tagliere di salumi e formaggi. Il Primitivo di Manduria di De Castris alla vista ha un amabile colore rosso tendente al violaceo (a causa dell’invecchiamento), mentre al naso si presenta intenso, con un caratteristico profumo fruttato, ricco di sentore di ciliegia e liquirizia, molto armonico e pieno, come nel sapore. La temperatura di servizio ottimale oscilla tra i 18° e i 20° C.

 

Foto By Leone de Castris


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