Falconara Albanese, 7 Luglio 2004
a Cura di Floriana Riggio

 

Il «NERO D'AVOLA»

Nelle mie serate di degustazione di vini ho bevuto, dopo molto tempo che non lo assaggiavo, un eccellente Nero d’Avola, uno dei prodotti di punta della cultura enologica siciliana. Il Nero d’Avola di cui vi parlo è della cantina Mandrarossa, annata ’01. È un rosso ad Indicazione Geografica Tipica, conosciuto anche come “Calabrese”, ed ha, a mio avviso, un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Si distingue per il suo colore rosso intenso, molto bello da vedere. Ha un profumo molto robusto, che dà subito l’idea di un vino corposo, con un bouquet particolarmente intrigante. In bocca è morbido e caldo, con lieve sentore di tannini serici. La vinificazione di questo vino avviene interamente in acciaio inox, e poi c’è  l’affinamento in barriques per almeno 6 mesi. La gradazione alcolica è di 13,5% vol. e la temperatura di servizio ottimale sta tra i 16 ed i 20° C.
In realtà, fino a poco tempo addietro, questo vitigno – coltivato prevalentemente ad alberello o a spalliera – aveva sempre prodotto un’uva ad alta gradazione zuccherina, che arrivava fino ai 15° alcolici. È solo da qualche anno che allevandolo con particolari criteri si è riusciti ad abbassarne il contenuto di zuccheri e ad aumentarne l'acidità. Basta questo per dire che è un vino che sposa bene con carni rosse, ma anche con carni bianche arrostite. È importante sapere che il Nero d’Avola è uno dei rossi italiani più premiati al mondo e che le sue uve sono alla base di diversi vini d.o.c. Addirittura molti produttori le hanno unite ad altri vitigni di sapore più internazionale e sono nati così connubi, come nero D'Avola - Syrah, Nero D'Avola - Cabernet Sauvignon, Nero D'Avola-Merlot, con risultati davvero eleganti e sorprendenti.

 

Foto by Mandrarossa.it


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