Il contesto territoriale: Falconara oggi. Falconara Albanese, posta a 650
metri sul livello del mare, è una piccola comunità albanofona della
provincia di Cosenza. Ha un’estensione di 20,67 chilometri quadrati ed è
situata tra il comune di S. Lucido e quello di Fiumefreddo Bruzio,
ancora, con il comune di Marano Principato e con il Mar Tirreno, il cui
litorale rientra nel comune di Falconara per una lunghezza di circa due
chilometri e mezzo, grazie a Torremezzo che è la sua frazione più grande
(anticamente veniva chiamata Torre Misa, per la presenza di una torre di
vedetta, eretta in periodo rinascimentale e dotata di un iscrizione
marmorea datata 1566). A differenza degli altri paesi italo-albanesi
della provincia di Cosenza, che sorgono in tre comprensori principali,
quello a destra e quello a sinistra del Crati e quello del Pollino,
Falconara Albanese è isolata e si estende su una tra le diramazioni
della catena appenninica del Busento, lungo la dorsale della costa
paolana. E’ distante circa 34 chilometri a sud-ovest da Cosenza, che può
essere raggiunta percorrendo la strada provinciale San
Lucido-Falconara-Passo della Crocetta. Falconara oggi conta 1490
abitanti (censimento 2001). Il paese assunse la denominazione attuale
nel 1863, inizialmente, infatti, si chiamava solo Falconara. Tale nome
fu dato, secondo la tradizione, per la presenza sul posto di numerosi
falchi. In verità il nome preesisteva e lo si deduce da un documento del
1212, e riportato da Girolamo Marafioti nella sua opera “Cronache ed
antichità di Calabria”. Egli, parlando di Fiumefreddo Bruzio, così dice:
«E’ un castello edificato in luogo alto sovra il mare, incanto al quale
discorre un fiume chiamato “fiume freddo” e l’istesso nome tiene infino
ad oggi il castello: cui convicini sono doi casali, cioè Longovardo et
Falcunara». Nel passato, così com’è successo ad altri centri interni
della Calabria, ha subito le conseguenze di un andamento demografico
fortemente negativo causato dall’emigrazione. Quest’ultima si è
indirizzata, nella seconda metà del secolo, principalmente in America,
soprattutto in Brasile e in Argentina. Dal Registro Aire del Comune di
Falconara si denota che il maggior flusso migratorio verso i due paesi
sudamericani è concentrato nel decennio compreso tra il 1955 e 1965,
quando circa 480 persone, e precisamente 422 verso l’Argentina e 58
verso il Brasile, lasciarono il paese per cercar fortuna oltreoceano.
Fausto Pugliese
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